giovedì 18 novembre 2010

"ricordi sul comodino"

Ci sono dei giorni in cui potrei stare tutto il tempo a fissare fuori dalla finestra e ascoltare solo i miei pensieri che passano veloci e confusi nella mia mente, saltno da un momento all'altro della mia vita, da quando avevo solo 6 anni a quando ne ho compiuti 23, da quando sono andata in discoteca per la prima volta a quando invece mi sono ritrovata a vivere lontana da casa iniziando l'università, da quando andavo alle scuole elementari e dicevo "se parli con lei non sei più mia amica" a quando gli amici me li scelgo perchè gli voglio bene, da quando ho dato il mio primo bacio ad ora che sono già più di 5 anni che sono fidanzata.
Ci sono dei giorni in cui i ricordi riaffiorano nella mia testa riaccendendo quei momenti e facendomeli rivivere in pochi secondi, facendomi provare, anche se mille volte meno, quelle emozioni e quelle sensazioni che in quei momenti ho sentito forti, sensazioni belle, brutte, tristi e felici.
Ci sono dei giorni in cui questi momenti mi mancano, sento la nostalgia degli attimi già passati e che forse non potranno più tornare, penso alle esperienze che mi hanno fatta arrivare fino a qui, alle persone che ci sono state, a quelle che non ci sono più, a quelle lontane, a quelle invece che hanno camminato insieme a me e che sono ancora con me, a quelle persone che hanno fatto solo una piccola comparsa nella mia vita ma che hanno lasciato il segno e anche a quelle che se non mi sforzo non ricordo nemmeno, a quelle di cui invece non ho potuto fare a meno e a quelle a cui ancora non posso rinunciare.
Ci sono dei giorni in cui penso a quando avevo 6 anni e giocavo con la mia sorellona in giardino, a quando aspettavamo con ansia la mamma che tornasse dal lavoro, a quando giocavamo con le barbie e a quando invece ci immaginavamo di essere i protagonisti dei cartoni animati.
Ci sono dei giorni in cui invece penso ai momenti con la mia famiglia, a quando si andava in vacanza tutti insieme, a quando abbiamo cambiato casa, a quando si litigava e succedeva il finimondo, a quando invece si stava seduti a suonare la chitarra e a cantare.
Ci sono dei giorni in cui invece penso a me, a quando ho iniziato a crescere e ho iniziato a uscire con gli amici, a quei periodi in cui ogni giorno ero "innamorata" di un ragazzo diverso, a quel periodo in cui le mie amiche erano tutto ma alla prima occasione erano cancellate, a quando andavo a scuola e ne combinavo di tutti i colori, a quando litigavo con i professori.
Ci sono dei giorni in cui penso al bene che ho voluto a tante persone, al bene che c'è ancora a quello che un pò è sparito, agli amici importanti che per qualche motivo non sono più così e a quelli che invece hanno il mio affetto infinito, ai ragazzi che mi hanno fatto perdere la testa, a quelli che sono durati solo qualche giorno o qualche mese, a quelli che nemmeno ricordo bene e quelli che invece hanno lasciato la loro firma, a quelli che mi hanno dato tanto e a quelli che (come si dice tra le amiche) vengono attaccati sul "muro degli orrori/errori".
Ci sono giorni in cui penso alla mia storia, a quella storia che dura da tanti anni, a come è iniziata un pò per "sbaglio" e a come si è rivelata una cosa tutt'altro che sbagliata, ai momenti meravigliosi e alle lacrime che ho speso, alle emozioni dell'inizio e a quelle di ora, ai momenti indimenticabili.
Ci sono dei giorni in cui mi capita di guardarmi intorno e accorgermi che sono circondata da piccole cose legate a tutti questi momenti; un coniglio sul letto, un pallone giallo con le scritte, un braccialetto che non userei mai, una sciarpa di un concerto, un cioccolatino che risale a non so quando, una collanina, delle foto al muro, un anello...tutte cose che appena vedo mi fanno sorridere e mi fanno rivivere per un attimo il tempo passato.

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